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Acquistare una termostufa è la soluzione più immediata per garantirsi il riscaldamento di tutta la casa e la produzione di acqua calda per il proprio sistema idrico sanitario: stesso processo di combustione per due vantaggi. Conosciamo la termostufa con domande, risposte.

Acquistare una termostufa significa fare una scelta consapevole verso l’ottica ecosostenibile di ottimizzazione delle risorse rinnovabili, garantendosi un sensibile risparmio sulla bolletta elettrica: produzione del calore per tutti gli ambienti della propria casa e generazione dell’acqua calda necessaria per il proprio sistema idrico sanitario, in qualsiasi stagione dell’anno e con qualsiasi biocombustibile, sia esso legna, pellet o gas.

La termostufa si inserisce nel mercato del riscaldamento alternativo come l’impianto di riscaldamento più accessibile economicamente e con prezzi variabili in base al sistema di funzionamento, alla potenza nominale o al combustibile scelto, ma il prezzo della termostufa rimane comunque il più competitivo sul mercato rispetto agli altri sistemi per il riscaldamento e la produzione di acqua calda.

Per questo durante l’acquisto, trovandosi di fronte a svariati modelli di termostufa, si viene assaliti da numerosi dubbi: cerchiamo di scioglierli insieme con le risposte seguenti ai dubbi.

Posso installare da solo la mia termostufa?

No, una termostufa necessita dell’installazione di un tecnico specializzato, ma sopratutto di un installatore autorizzato offerto generalmente dall’azienda venditrice del prodotto. Vi è anche la possibilità di acquistare delle tipologie di termostufa sui siti web in cui sono presenti differenti promozioni, ma in ogni caso, ogni azienda costruttrice fornisce i recapiti e i contatti di alcuni installatori di fiducia per assicurarsi non solo la buona installazione, ma sopratutto il corretto funzionamento finale del prodotto, che verrebbe altrimenti invalidato.

Quali interventi nell’abitazione sono necessari per installare una termostufa?

Per l’installazione di una termostufa non sono necessari numerosi interventi nella vostra abitazione, tranne che gli interventi di predisposizione per lo scarico e l’evacuazione fumi, indispensabili per ogni sistema di riscaldamento.

Per prima cosa, per l’installazione della termostufa è necessario costruire la predisposizione per l’uscita fumi di 80 mm diametro e una presa aria nel locale di installazione, di misura pari a 12 cm, che preleva l’aria per il riciclo nell’ambiente. In secondo luogo, sono necessari l’attacco mandata e ritorno al collettore, lo scarico in fognatura per la valvola di sovrapressione e l’attacco per il carico.
In seguito è necessario eseguire l’allacciamento elettrico ad un impianto a norma con interruttore magnetotermico – il suo corretto funzionamento deve essere preventivamente verificato.

Ricordo inoltre, che la termostufa deve possedere uno scarico fumi dedicato: non si può allacciare nessun altro sistema di riscaldamento alla predisposizione scarico fumi di cui abbiamo parlato sopra.

La termostufa può funzionare senza canna fumaria?

No, qualsiasi tipologia di termostufa necessita di uno scarico fumi dedicato per consentirne il corretto funzionamento, tiraggio e ottimale consumo del combustibile.

Posso scaricare a parete i fumi della termostufa?

No, i fumi di scarico della termostufa devono essere evacuati da una canna fumaria con tratto verticale di almeno 1,5 m dalla sommità della termostufa.

Ricordo che per garantire un ottimale tiraggio, il comignolo dedicato alla termostufa deve superare il colmo del tetto di almeno 40 cm, mentre la superficie di uscita fumi deve avere una sezione utile non inferiore al doppio della sezione della canna fumaria.

Posso utilizzare la termostufa solo per riscaldare la casa?

No, è sconsigliato. la tipologia di termostufa è studiata e progettata per produrre il calore e generare tramite esso il riscaldamento dell’acqua che poi verrà utilizzata nel vostro sistema idrico sanitario.

Posso utilizzare la mia termostufa per cucinare?

Si, in commercio esistono delle particolari tipologie di termostufa dotate di forno per cucinare il vostro cibo con il processo di combustione per la produzione del riscaldamento e dell’acqua sanitaria, oltre ai modelli di termostufa che presentano una resistenza speciale per fruire del forno anche quando l’impianto di riscaldamento risulta spento.

In alcune tipologie di termostufa è presente un vano fuoco, utile per le grigliate o per cucinare allo spiedo, mentre altri modelli di termostufa sono dotati di una piastra radiante che può essere utilizzata anche come scaldavivande.

Posso collegare la mia termostufa direttamente a un termosifone?

No, perché la termostufa ha un funzionamento simile a quello di una caldaia per cui deve essere collegata al collettore da dove l’acqua calda è distribuita ai termosifoni o radiatori.

Posso accumulare l’acqua calda che non utilizzo?

Si, è possibile accumulare l’acqua calda generata dalla termostufa e non utilizzata installando un bollitore di accumulo.

Cosa devo impostare sul dispaly della mia termostufa?

La prima cosa da impostare nella termostufa è la potenza e la temperatura desiderata nel locale. Inoltre, con il sistema completamente automatizzato delle nuove tipologie di termostufa è possibile programmare l’orario di accensione e spegnimento, in modo da generare il calore anche quando non si è a casa e al proprio arrivo trovarla già accogliente.

Alcune tipologie di termostufa invece, possono essere accese con un SMS, grazie all’installazione di un kit speciale per l’impianto telefonico. Per avere maggiori informazioni, guarda anche il video sotto.

Quando devo effettuare la pulizia della nella mia termostufa?

La pulizia della termostufa deve essere effettuata a freddo e almeno una volta al mese è necessario aspirare e pulire il serbatoio che contiene il combustibile, nel caso di termostufa alimentata a pellet.

Quali sono i vantaggi di una termostufa?

Il primo vantaggio è la produzione del riscaldamento e dell’acqua calda con un solo processo di combustione, ma vi sono anche altri fattori che riguardano l’installazione come:

  • la termostufa non necessita di un locale apposito, ma può essere installata in qualsiasi ambiente della vostra casa e spesso, se il rivestimento, la forma e le dimensioni lo permettono, diventa un vero e proprio oggetto di arredamento;
  • la termostufa permette una perfetta integrazione in qualsiasi ambiente della vostra casa, senza dover nascondere l’impianto di riscaldamento;
  • la termostufa nella tipologia senza forno e alimentata a legna presenta delle prestazioni maggiori con prezzo iniziale inferiore rispetto alla termostufa a pellet, per questo motivo, se si desidera scegliere la tipologia a legna si ha anche la possibilità di aumentare l’autonomia del carico;
  • la termostufa permette il controllo dell’aria comburente;
  • la termostufa permette la programmazione dell’orario di accensione e spegnimento.

LEGNA O PELLET

Quale tra legna o pellet è il combustibile da preferire per alimentare la vostra stufa?

La scelta tra legna e pellet, e conseguentemente tra stufa ad accumulo o alimentata a pellet, è influenzata dallo spirito di chi prende la decisione, il quale valuta le sue priorità nello specifico e le sue preferenze. I parametri da valutare sono molteplici: efficienza, costi, sostenibilità ambientale, difficoltà o meno di reperire e mantenere le strutture e le materie prime, gusto estetico personale e tante altre.

Chi dei due ha dunque ragione? Quali sono le caratteristiche delle stufe a legna o ad accumulo rispetto alle stufe alimentate a pellet.

LEGNA

Possibilità di procurarsi in autonomia la legna di cui si necessita. Reperire la legna per proprio conto è una prerogativa di chi vive in luoghi vicini a delle zone boschive o possiede terreni ricchi di alberi. La legna ha comunque un costo molto basso al chilo, soprattutto rispetto ai carburanti fossili.

Altamente ecologica. La quantità di Co2 che si sprigiona durante la combustione è lo stesso che si avrebbe dalla decomposizione del legno se fosse lasciato marcire. Le fasi di lavorazione del pellet, per quanto minimo, hanno un impatto ambientale maggiore.

Filiera corta. Generalmente la legna si acquista direttamente dal produttore o comunque si prevede una filiera molto corta per la distribuzione, ciò non crea sprechi o eccessivi ricarichi. Coloro i quali possiedono un terreno con deli alberi possono provvedere da soli al combustibile.

Il combustibile è facilmente reperibile. Anche se la domanda di legna dovesse crescere improvvisamente, non ci dovrebbero essere grandi variazioni di prezzo poiché il legname è una materia prima che, nel nostro paese, oggi non scarseggia.

Una fiamma sana. La fiamma prodotta dal legno è bella, intensa, calda e conferisce una sensazione di pienezza allo spirito. In una casa è importante circondarsi anche di elementi, come la fiamma del legno, che donano serenità.

Un fuoco naturale. Il fuoco generato dalla legna non secca l’aria e mantiene costante il tasso di umidità presente nell’ambiente.

Facile manutenzione. Le stufe ad accumulo sono di facile manutenzione, spesso è sufficiente un minimo di esperienza per risolvere la maggior parte dei problemi che una stufa ad accumulo presenta nel corso della sua vita. Una revisione completa è auspicabile ogni cinque o sei anni. Il cassetto della cenere può essere pulito circa una volta al mese, ogni quindici giorni nei periodi invernali di maggiore utilizzo.

Silenziose. Le stufe ad accumulo sono assolutamente silenziose, non hanno ventole rumorose, l’unico rumore è il pacato scoppiettio del fuoco.

Indipendenza. La combustione a legna funziona anche senza bisogno di un minimo di corrente elettrica. Sono sufficienti due carichi di legna al giorno, se si spossiede una stufa efficiente, per ottenere una temperatura confortevole.

PELLET

Potere calorifico. Il pellet è il combustibile che sviluppa il maggior potere calorifico. Il pellet di buona qualità sviluppa 1800 Kcal/kg in più del legno secco. Essendo legno essiccato e compresso ha già espulso grandi quantità di aria e di acqua e mantenuto le componenti chimiche che producono energia quando combuste. Per ottenere altri rendimenti, è indispensabile utilizzare pellet di alta qualità. Le certificazioni come la EN Plus sono la garanzia che il prodotto rispetta determinati standard di qualità.

Poche ceneri. Il pellet produce ceneri per una percentuale inferiore al 1% del suo peso, riduce cosi al minimo la necessità di pulire il cassetto delle ceneri e la stufa. Avere poche ceneri limita i lavori di manutenzione ed è un segnale di ottima rendita da parte del carburante.

Facile conservazione e stoccaggio. Il pellet non necessita di grande spazio per essere conservato. Viene venduto in sacchi sigillati che lo mantengono asciutto e resistente all’umidità. Un sacco da 15kg di pellet sviluppa un potere calorico molto superiore a quello di 15 kg di legna, in questo modo vi è un risparmio di spazio in proporzione alla richiesta di energia.

Facilmente reperibile. Il pellet si può acquistare anche nei supermercati, non è sempre necessario averne una scorta ed è un prodotto disponibile in ogni momento dell’anno con la medesima qualità. Il commercio del pellet coinvolge sempre più spesso le grandi reti distributive, è facilmente reperibile anche in zone urbane.

Igiene e pulizia. Il pellet non si sbriciola in segatura, è conservato in dei sacchi e non permette alla polvere di accumularsi. Generando meno cenere, di conseguenza, provoca meno rifiuti.

Accensione e regolazione automatica e programmabile. Le stufe a pellet sono gestite da una scheda elettronica che ne permette l’accensione, lo spegnimento e la regolazione a distanza. Le più moderne permettono di regolare la temperatura con l’utilizzo di un telecomando.