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Quanto consuma una stufa a legna

Nonostante le stufe a pellet abbiano riscosso anche quest’anno un ottimo successo, non sono poche le persone che prediligono la stufa a legna. Ebbene si, cari lettori, la stufa a legna con combustibile tradizionale ha ancora i suoi vantaggi:

  • grazie ai particolari rivestimenti di cui è composta, accumula il calore e lo sprigiona gradualmente nel locale apportando massimo comfort in tutte le stanze e al tempo stesso permettendo di risparmiare sul combustibile grazie ad una maggiore resa termica.
  • in caso di black-out, la stufa rimarrà sempre accesa perchè non è alimentata da corrente elettrica come nel caso invece della stufa a pellet
  • è possibile sfruttare la canna fumaria di un camino preesistente
  • durante la combustione, la stufa a legna mantiene umidi gli ambienti
  • è possibile anche cucinare sfruttando sia il calore che la brace della combustione
  • richiede pochi interventi di manutenzione
  • Come si può ben constatare da questo elenco i benefici non mancano.
    Ma quanto costa riscaldarsi con una stufa  a legna? Questa è una delle domande più frequenti che le persone si pongono prima di decidere quale sistema di riscaldamento prendere in considerazione per le proprie abitazioni. Tuttavia prima di rispondere a questa domanda è doveroso partire dall’entità dell’investimento iniziale per l’acquisto della stufa. I prezzi di una stufa  a legna variano in base alla tipologia, alla dimensione, ai materiali utilizzati, tuttavia si parte da un minimo di 300€ fino ad un massimo di 4.000€.

    Per quanto concerne invece il prezzo della legna da ardere, questo risulta inferiore rispetto agli altri combustibili presenti sul mercato. Infatti la legna risulta più conveniente e più economica, inoltre un carico offre una maggiore autonomia rispetto agli altri combustibili. E’ stato accertato che, anche a seguito della spegnimento della stufa, il calore che permane nell’ambiente può durare anche per diverse ore. Insomma il risparmio è veramente notevole!

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    Stufa a legna, cos’è e perché sceglierla

    La stufa a legna è un sistema di riscaldamento davvero conveniente ed efficace. Sono in tanti a preferirla e i motivi sono svariati:

     

    • ottimo potere calorifero
    • non inquina l’ambiente
    • completa l’arredamento grazie ai molteplici rivestimenti disponibili
    • si può utilizzare in ogni tipo di abitazione: dalla casa di campagna allo chalet, dalla cucina alla taverna
    • rende l’ambiente più familiare e più intimo

    Per queste ragioni molte famiglie la preferiscono ancora oggi. Nonostante gli innovativi sistemi di riscaldamento attualmente disponibili, sono ancora tantissime le persone che preferiscono riscaldare la propria abitazione con le stufe a legna.

    Esistono diverse stufe a legna di ogni tipo e dimensione, con la caratteristica comune della graduale emissione del calore nell’ambiente che permette un buon risparmio di combustibile.

    Un altro buon vantaggio di questo sistema di riscaldamento è che non è alimentato dalla corrente quindi, in caso di black-out, la stufa rimane in funzione, a differenza invece degli altri sistemi di riscaldamento.

    Diversamente dalle stufe a pellet ad esempio, le stufe a legna, come dice il termine stesso, utilizzano semplicemente della legna che al contempo rappresenta un combustibile di facile reperibilità, economico e soprattutto pulito.

    Tuttavia, per poter trarre i massimi benefici, occorre capire il funzionamento dei vari modelli. Le stufe a legna ventilate ad esempio, si rivelano efficaci ed ideali per riscaldare l’intera abitazione riducendo gli sbalzi termici da una stanza all’altra e allo stesso tempo, grazie al sistema di circolazione e diffusione dell’aria, consente di limitare la formazione della condensa e della muffa.

    Le stufe a legna ventilate si possono scegliere in base ai propri gusti e preferenze perchè i modelli disponibili sono molteplici. Inoltre sono disponibili alcune tipologie di stufe anche nella versione con il forno, ideale per cucinare in maniera naturale. Tale forno può essere scelto tra diverse dimensioni, e risulta molto facile da pulire. Generalmente il materiale con cui viene realizzata una stufa con forno può essere vario, tuttavia la maggior parte dei modelli sono costruiti in acciaio.

    Un modello particolare di stufa a legna è quella detta “per irraggiamento” che presenta la caratteristica di accumulare il calore per poi espanderlo nell’ambiente gradualmente.

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    Per quali ambienti è meglio scegliere una stufa a pellet

    Un sistema di riscaldamento efficiente per la propria abitazione è fondamentale. Secondo alcune recenti statistiche è stato stimato che le famiglie italiane che hanno scelto le stufe a pellet per scaldare gli ambienti della propria abitazione sono oltre un milione.
    La scelta di una stufa a pellet non va fatta considerando solo il fattore estetico ma occorre valutare altre importanti caratteristiche come la potenza e le dimensioni dell’ambiente in cui andrà collocata. Per quest’ultimo aspetto, non è da sottovalutare anche la posizione nella stanza che permetterà di ottenere il massimo comfort.

    Scegliere una stufa a pellet per la propria abitazione può risultare una soluzione davvero efficace sia in termini di resa termica che di risparmio.
    Le stufe a pellet di oggi sono diventate anche oggetti di arredamento a tutti gli effetti. Infatti i modelli sono disponibili in diversi colori e materiali: in porcellana, in terracotta, in pietra, in ferro, ecc… Come si può ben constatare, non c’è che l’imbarazzo della scelta. In base allo stile e all’arredamento della propria casa, si potrà scegliere quella che meglio soddisfa le proprie esigenze ed i propri gusti.

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    Termocamino, cos’è e perché sceglierlo

    Il termocamino è un sistema di riscaldamento che può essere alimentato a legna oppure a pellet. Può essere collegato ad un impianto di riscaldamento preesistente oppure, in alternativa, può essere indipendente.

    Scegliere di acquistare il termocamino per la propria casa può rappresentare inizialmente un costo, sicuramente non indifferente, ma, visti e considerati i benefici che si possono ottenere da tale apparecchio, la scelta si rivela davvero interessante.

    Prima di tutto partiamo col dire che prediligere questo apparecchio consente di ridurre sensibilmente il consumo del combustibile. Infatti, questo è il primo aspetto che salta all’occhio.
    Con un processo di combustione unico si potranno ottenere due vantaggi, ovvero: acqua calda sempre a disposizione e riscaldamento dell’abitazione per tutta la giornata.

    Inoltre, anche se la propria casa è sviluppata su più piani, questo non significa che si renda indispensabile l’acquisto di apparecchi di alte prestazioni, poichè i termocamini di oggi dispongono di canali di distribuzione capaci di diffondere il calore in ogni stanza. Così facendo si evitano sbalzi termici tra una stanza e l’altra e dispersione di calore.
    Il termocamino è adatto a tutti poichè il suo funzionamento è abbastanza semplice.

    Un altro buon motivo per acquistare il termocamino è il seguente: oltre a riscaldare la casa, questo sistema si rivela la soluzione ideale per avere sempre acqua calda a disposizione. Basta accendere l’apparecchio e nel giro di qualche ora si potrà godere del massimo comfort.
    Ma non è finita qui. Se si vuole risparmiare sulla bolletta da oggi si può. Come è possibile tutto questo? E’ molto semplice: il termocamino permette di eliminare lo scaldabagno poichè garantisce una resa termica pari all’80%. Insomma un particolare che non può lasciare indifferenti.

    Per quanto riguarda invece la manutenzione, la notizia buona è che non occorre eseguire interventi di pulizia. Basterà solamente eliminare dal cassetto e dal braciere la cenere, e la pulizia è fatta!
    Per la pulizia della canna fumaria invece si dovranno prevedere almeno due interventi all’anno.

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    Energie rinnovabili, differenza tra pannello solare, fotovoltatico e a circolazione

    Il sole è considerato ormai il futuro dell’energia. Infatti l’energia solare può essere convertita sia in calore attraverso i pannelli solari che hanno la capacità di riscaldare l’acqua, sia in corrente elettrica con i pannelli fotovoltaici.

    E’ stato appurato che l’utilizzo dell’energia solare soprattutto nell’ambito domestico apporta notevoli risparmi economici. Produrre calore mediante l’energia solare sta diventando ormai un’opzione davvero interessante visti gli alti prezzi del petrolio e l’incremento continuo del prezzo del gas.

    Ma perchè installare un impianto fotovoltaico nella propria abitazione? In realtà ci sono tre buoni motivi per cui un impianto fotovoltaico andrebbe installato sui tetti delle nostre case:

     

    • Riduzioni delle emissioni di CO2: purtroppo gli stravolgimenti climatici sono ormai all’ordine del giorno. Per ridurre le sostanze inquinanti nell’atmosfera, ed evitare così di stravolgere il pianeta, occorre agire fin da subito. Il futuro dipende in larga misura dai nostri comportamenti
    • Riduzioni di dispersioni e di energia elettrica: l’energia elettrica viene prodotta dalle centrali elettriche. Laddove ve ne sia richiesta, l’energia viene trasportata con gli elettrodotti. E’ stato appurato che tra il luogo di partenza, dove l’energia viene prodotta, e il luogo di destinazione ci sono perdite non trascurabili. Con l’impianto fotovoltaico invece questo non avviene perchè l’energia viene direttamente prodotta e consumata sul posto.
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    Cosa posso bruciare nella stufa a legna

    La stufa a legna nonostante i nuovi ed innovativi sistemi di riscaldamento, continua ad essere quella maggiormente apprezzata dalle famiglie italiane.
    Infatti sono in molti a sceglierla per svariati motivi: massima sicurezza, massima comodità, basse emissioni di CO2 quindi non inquina, alta resa di calore.
    Attenzione a quest’ultimo aspetto: per ottenere un’elevata resa termica bisogna alimentare la stufa con un combustibile idoneo altrimenti non si otterranno i risultati sperati.

    Purtroppo uno degli errori più comuni che molte persone commettono è quello di utilizzare il proprio riscaldamento a legna come un inceneritore di rifiuti, ma in realtà questo non è corretto perchè la stufa rischia di essere seriamente compromessa.
    Infatti la combustione di rifiuti non eseguiti a regola d’arte provoca l’inquinamento del suolo e, al contempo, l’emissione di sostanze nocive nell’aria.
    Quindi cosa bisogna fare in tal senso?

    Nelle stufe a legna a carica manuale è necessario bruciare la legna in pezzi allo stato naturale. Per l’accensione invece è possibile utilizzare della carta. Solamente la cenere può essere nuovamente riutilizzata come fertilizzante per il giardino.

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    Stufa a legna, come installarla

    Uno dei sistemi di riscaldamento più amato e popolare da sempre è la stufa a legna.
    Sono in molti a preferirla perchè consente una combustione naturale e al tempo stesso caratteristica.

    Ma per far si che la stufa a legna diventi un efficiente sistema di riscaldamento a tutti gli effetti, è fondamentale porre attenzione alla progettazione nonchè alla collocazione della stessa nel locale da riscaldare.
    Sicuramente l’installazione può rappresentare una spesa iniziale onerosa, tuttavia, se ben progettata, è in grado di garantire la massima efficienza in termini sia di resa termica che di costi. Pertanto il primo passo che bisogna fare è valutare attentamente la tipologia di stufa da scegliere.

    Per una buona funzionalità della stufa a legna occorre prima di tutto scegliere la potenza calorica dell’apparecchio in base ai metri quadri della propria abitazione. Anche la collocazione, come detto, ha la sua valenza.

    La stufa a legna può essere utilizzata come ausiliaria rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento o, in alternativa, in totale indipendenza.
    Per assicurare un ottimale riscaldamento l’apparecchio deve essere collocato al centro della stanza in maniera tale che il calore si propaghi uniformemente in tutte le stanze. Ma se la casa è distribuita su più piani, è consigliabile posizionare la stufa al piano inferiore. Così facendo, il calore, che ricordiamo sale sempre, si propagherà anche negli altri piani.
    Con una corretta collocazione si può ottenere un risparmio energetico, e di conseguenza economico, di una certa importanza.

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    Energie rinnovabili, come funziona un impianto fotovoltaico

    L’impianto fotovoltaico è un generatore di energia elettrica. Per funzionare non ha bisogno di combustibili perchè trasforma direttamente l’energia solare in energia elettrica.

    Un impianto fotovoltaico è così composto:

     

    • pannelli
    • inverter
    • cavi di collegamenti e quadri elettrici

    I pannelli contengono al loro interno le celle fotovoltaiche. Grazie a queste celle l’energia solare viene trasformata in energia elettrica. I pannelli sono piatti e regolari, il silicio che è contenuto all’interno non è puro come molti credono, ma contiene piccole quantità di fosforo e boro, il mix ottimale per la produzione di energia elettrica.

    Ogni pannello genera il proprio flusso di corrente che viene a sua volta raccolto e convogliato verso l’inverter. Il compito dell’inverter è quello di trasformare la corrente da continua ad alternata aprendo e chiudendo un circuito con una certa frequenza. All’uscita dell’inverter quindi avremo l’energia elettrica che potremo consumare oppure, se non ne abbiamo bisogno, indirizzare verso la rete del nostro gestore che ce la pagherà.