La stufa a legna nonostante i nuovi ed innovativi sistemi di riscaldamento, continua ad essere quella maggiormente apprezzata dalle famiglie italiane.
Infatti sono in molti a sceglierla per svariati motivi: massima sicurezza, massima comodità, basse emissioni di CO2 quindi non inquina, alta resa di calore.
Attenzione a quest’ultimo aspetto: per ottenere un’elevata resa termica bisogna alimentare la stufa con un combustibile idoneo altrimenti non si otterranno i risultati sperati.
Purtroppo uno degli errori più comuni che molte persone commettono è quello di utilizzare il proprio riscaldamento a legna come un inceneritore di rifiuti, ma in realtà questo non è corretto perchè la stufa rischia di essere seriamente compromessa.
Infatti la combustione di rifiuti non eseguiti a regola d’arte provoca l’inquinamento del suolo e, al contempo, l’emissione di sostanze nocive nell’aria.
Quindi cosa bisogna fare in tal senso?
Nelle stufe a legna a carica manuale è necessario bruciare la legna in pezzi allo stato naturale. Per l’accensione invece è possibile utilizzare della carta. Solamente la cenere può essere nuovamente riutilizzata come fertilizzante per il giardino.